martedì 1 febbraio 2011

Photoshop, così famoso da diventare “verbo”

Photoshoppare– in inglese to photoshop– è un verbo di comune utilizzo.
Il famoso programma di fotoritocco targato Adobe è il più amato e utilizzato al mondo e non teme alcun rivale, per ora.
Photoshop, così come Google, ha trasceso i confini del suo significato originale, entrando a far parte del lessico mondiale come lemma indicante le azioni tipiche del fotoritocco.
Il problema, però, è che il termine “photoshoppare” non viene sempre utilizzato con connotazioni positive, anzi, spesso sta ad indicare la contraffazione di una foto, la sua alterazione allo scopo di celare la verità,verità come l’invecchiamento o i difetti fisici.
Quest'uso ha disturbato non poco Adobe, che ha tentato di scoraggiare l’utilizzo della parola come verbo, ma senza successo.
La contraffazione delle foto non è certo cosa nuova, si può dire che questo genere d'arte sia nato in contemporanea alla nascita della fotografia; ma è stato solo con l’avvento di photoshop che la pratica si è diffusa su scala mondiale.
La nascita del programma si deve ad un’intuizione di Thomas Knoll che ,nel 1987,cominciò, per gioco, a programmare un software in grado di mostrare immagini contenenti scale di grigio su di un computer in bianco e nero. La cosa affascinò anche suo fratello John così i due fratelli decisero di comprare un Machintosh II (al tempo l’unico computer in grado di mostrare i colori) per poter migliorare e potenziare il software.
I due lavorarono sodo finché Adobe ,che aveva deciso di produrre e distribuire il software,non commercializzò Photoshop 1.0. a partire dal 19 febbraio 1990.
Da allora tutti abbiamo provato a photoshoppare una foto, sebbene con alterne fortune e probabilmente tutti i professionisti dell’immagine, ora come ora, non saprebbero fare a meno del famoso software.
Il che porta a chiedersi: chissà che faccia hanno le star dal vivo.


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